Harker ha ribadito che la Fed può mantenere invariati i tassi fintanto che non ci sono bruschi cambiamenti nei dati economici
«L’aumento dei tassi di interesse sta creando ostacoli per i potenziali acquirenti di una prima casa. Le difficoltà riguardano sia l’incremento dei costi per indebitarsi, sia la disponibilità limitata di abitazioni, che fa lievitare ulteriormente i prezzi». A lancira l’allarme è il presidente della Fed di Philadelphia, Patrick Harker, che ha posto l’accento sulle difficoltà attuali del mercato immobiliare. I tassi di interesse più alti scoraggiano infatti i proprietari di casa attuali a mettere in vendita le loro proprietà, causando una carenza di offerta sul mercato. E naturalmente le persone sono poco inclini a comprare visti i costi esorbitanti dei mutui.
Harker, che quest’anno vota sulla politica monetaria, ha inoltre ribadito che la Fed può mantenere invariati i tassi fintanto che non ci sono bruschi cambiamenti nei dati economici.
Ha poi ricordato che la banca centrale statunitense sta ancora facendo molto per combattere l’inflazione, dopo aver alzato il costo del denaro di oltre cinque punti percentuali e aver ridotto il proprio bilancio.
Combattere il caro-prezzi è la priorità di tutte le Banca centrali e quindi anche della Fed. Vedremo cosa deciderà il prossimo 1 novembre, quando è prevista una nuova riunione di politica monetaria. Manterrà i tassi ancora una volta invariati o li aumenterà?
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