L’indice dei prezzi è tuttavia ancora superiore all’obiettivo del 2% della Bank od Japan. Gli addetti ai lavori guardano infatti con apprensione all’imminente meeting che si concluderà il prossimo 31 ottobre
Sale l’inflazione in Giappone. A settembre il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, è salito del 3% su base annua, frenando però la corsa rispetto al precedente +3,2%. Nonostante il rallentamento il dato ancora superiore all’obiettivo del 2% della Bank od Japan (BoJ).
L’inflazione core, che esclude i prezzi dei beni alimentari freschi, è avanzata del 2,8%, a un ritmo inferiore al 3% per la prima volta in più di un anno, lievemente al di sopra del +2,7% atteso, mentre l’inflazione core-core del Giappone – quella che esclude i prezzi dei beni energetici e i prezzi dei beni alimentari freschi – è avanzata al ritmo annuo del 4,2%, rallentando solo in misura lieve rispetto al +4,3% precedente.
Si tratta di dati importantissimi per capire le prossime mosse della Banca centrale. Gli addetti ai lavori guardano infatti con apprensione all’imminente meeting che si concluderà il prossimo 31 ottobre. «Sebbene l’inflazione si sia indebolita a settembre, riteniamo che tornerà al di sotto del target del 2% della Bank of Japan soltanto entro la fine dell’anno prossimo», ha commentato a Reuters Marcel Thieliant, responsabile della divisione di Asia-Pacific presso Capital Economics.
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