
La componente del consiglio dei governatori si è espressa a favore di un incremento, “se i dati lo richiederanno”
Michelle Bowman, componente del consiglio dei governatori della Federal Reserve Usa, ha detto oggi che si attende ulteriori rialzi del tasso d’interesse, pur avendo votato a favore nell’ultima riunione della pausa nella fase di rialzi.
«Pur continuando ad aspettarmi che dovremo aumentare ulteriormente il tasso dei fondi federali per riportare l’inflazione al nostro obiettivo del 2% in modo tempestivo, ho sostenuto la decisione del FOMC (Federal Open Market Commettee, Consiglio dei goernatori della Fed, ndr.) della scorsa settimana di mantenere il tasso dei fondi federali all’attuale livello, mentre continuiamo a valutare le informazioni in arrivo e le loro implicazioni per le prospettive», ha dettro Bowman che è annoverata tra i falchi dell’organo esecutivo della Fed.
«Attualmente, il tasso dei fondi federali sembra essere restrittivo e le condizioni finanziarie sono diventate più restrittive da settembre. Parte di questo inasprimento è avvenuto attraverso i rendimenti obbligazionari a lungo termine, che possono essere volatili nel tempo al variare delle condizioni. Non conosciamo ancora gli effetti dell’inasprimento delle condizioni finanziarie sull’attività economica e sull’inflazione. Inoltre, c’è un livello insolitamente elevato di incertezza riguardo all’economia e alle mie prospettive economiche, soprattutto considerando le recenti sorprese nei dati, le revisioni dei dati e i rischi geopolitici in corso. Ma osserverò attentamente i dati in arrivo mentre valuto le implicazioni per le prospettive economiche e l’impostazione adeguata della politica monetaria» ha detto ancora Bowman.
«È importante sottolineare – ha detto ancora l’alta funzionaria della Fed – che la politica monetaria non segue un percorso prestabilito. Io e i miei colleghi prenderemo le nostre decisioni in ogni riunione sulla base dei dati in arrivo. Rimango tuttavia orientata a sostenere l’aumento del tasso dei fondi federali in una prossima riunione nel caso in cui i dati in arrivo indichino che i progressi sull’inflazione sono in fase di stallo o non sono sufficienti a portare l’inflazione al 2% in modo tempestivo. Riportare l’inflazione all’obiettivo del FOMC è necessario per ottenere un mercato del lavoro forte e sostenibile e un’economia che funzioni per tutti».
(foto FED SAINT LOUIS)