
Il CdA di Snam ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo 2023, pari a 0,1128 euro per azione
Sono solidi i conti di Snam che archivia i nove mesi del 2023 con un utile netto adjusted pari a 942 milioni di euro, in crescita dell’1,1,% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi totali ammontano a 2,8 miliardi, segnando +17% su base annua, l’ebitda adjusted si attesta a 1.862 milioni (+9,1%).
Gli investimenti ammontano a 1.232 milioni di cui 1.143 milioni di euro sono tecnici (+29,4%). L’indebitamento finanziario netto è di 14.336 milioni di euro (+2.413 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022).
Snam conferma la guidance per il 2023. Nel dettaglio gli investimenti sono attesi a 2,1 miliardi di euro (di cui 1,9 miliardi di euro in ambito infrastruttura gas e 0,2 miliardi di euro in ambito transizione energetica), in crescita del 10% rispetto al 2022. Si stima una Rab tariffaria pari a circa 22,4 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto al 2022; un livello di utile netto adjusted pari ad almeno 1,1 miliardi di euro; un livello di debito netto a 15,5 miliardi di euro, in funzione dell’andamento del circolante collegato alle attività regolate.
Sulla base dei risultati dei primi nove mesi e delle previsioni per l’intero esercizio 2023, e in linea con la politica di dividendi, il consiglio di amministrazione ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo 2023, pari a 0,1128 euro per azione. Il pagamento sarà a partire dal 24 gennaio 2024, con stacco cedola il 22 gennaio e record date 23 gennaio.
«La nostra strategia volta ad una transizione energetica giusta e credibile ci vede impegnati a realizzare investimenti importanti, per oltre il 50% allineati agli SDGs della Unione Europea, e a sviluppare progetti rilevanti come quello di SoutH2Corridor e per la Carbon Capture and Storage, a Ravenna, il cui ruolo chiave è stato riconosciuto anche nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima – ha detto l’AD Stefano Venier. – A supporto del nostro piano, prosegue l’impegno nel ricorrere a strumenti di finanza sostenibile e innovativa come il primo EU Taxonomy-aligned Transition Bond convertibile collocato con successo in settembre, che ci ha consentito di raggiungere in anticipo di tre anni l’obiettivo dell’80% di finanza sostenibile sulle fonti di finanziamento disponibili del Gruppo».
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