
L’inaspettato rinvio riapre la possibilità di un salvataggio all’ultimo minuto per il gruppo, dandogli più tempo per discutere una proposta di ristrutturazione con i suoi creditori
Evergrande Group tira un sospiro di sollievo. L’udienza sulla liquidazione, fissata per oggi dinanzi all’Alta corte di Hong Kong, è stata aggiornata ancora, al 29 gennaio 2024. Lo sviluppatore immobiliare cinese, oberato da circa 330 miliardi di dollari di debiti, ha avuto altro tempo per il suo piano di ristrutturazione.
La giudice Linda Chan ha motivato la decisione dicendo che i legali di Evergrande dovrebbero cercare “un dialogo più diretto con le autorità competenti per confermare la fattibilità” del piano.
La causa è stata avviata da Top Shine Global, tra i numerosi creditori del gruppo in default da fine 2021.La società di investimento, con sede ad Hong Kong, ha presentato una petizione nel giugno 2022 affermando che Evergrande non aveva onorato un accordo per riacquistare le azioni acquistate nell’unità Evergrande Fangchebao.
Il 29 ottobre, in occasione del precedente aggiornamento, il giudice dell’Alta Corte Chan ha affermato che l’udienza di oggi sarebbe stata l’ultima prima che fosse presa la decisione se liquidare Evergrande in assenza di un piano di ristrutturazione “concreto“. Dopo l’aggiornamento le azioni del colosso hanno invertito le perdite di inizio giornata per balzare di oltre il 13%.
L’avvocato di Evergrande ha detto alla corte che il promotore prevede di “perfezionare” la sua proposta di ristrutturazione nelle prossime cinque settimane.
Durante il fine settimana un rapporto pubblicato dalla società di ricerca GMT Research ha affermato che Evergrande ha gonfiato le sue entrate e i suoi profitti “per anni”, aggiungendo che la società “non è mai stata redditizia”. La società ha semplicemente spiegato che si tratta di un rapporto “senza fondamento”, aggiungendo che avrebbe offerto un chiarimento a tempo debito.
Evergrande è andata in default sul suo debito offshore alla fine del 2021 ed è diventata il simbolo di una crisi del debito che da allora ha travolto il settore immobiliare cinese.
Il settore immobiliare cinese rappresenta circa un quarto dell’attività della seconda economia mondiale. I suoi problemi hanno scosso i mercati globali e hanno spinto Pechino a adottare una serie di misure per rassicurare investitori e proprietari di case.
Una liquidazione di Evergrande, che a fine giugno quotava un patrimonio totale di 240 miliardi di dollari, provocherebbe ulteriori onde d’urto sui mercati dei capitali già fragili.
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