
Positiva anche l’Europa
Inflazione ancora in calo, una buona notizia che fortifica la percezione del trend al ribasso, proprio come chiesto dalla Federal Reserve. Una serie di rilevazioni che permettono di aumentare l’ottimismo sulle prossime mosse della banca centrale USA e che giustificano il rialzo dei tre indici principali dei listini a stelle e strisce. Infatti in avvio di seduta il Dow Jones arriva a superare lo 0,25%, L’S&P500 ed il Nasdaq arrivano a +0,4%
Nello stesso momento in Europa, alle prese con le vendite al dettaglio di ottobre, i listini principali segnalano un generale ottimismo con il Ftse Mib finalmente oltre i 30mila punti ed oltre lo 0,9% mentre il Ftse 100 inglese sfiora lo 0,5%, il Cac 40 francse lo 0,6% ed il Dax tedesco arriva a 0,8%. Risultati che permettono a Milano di essere, almeno per il momento, la maglia rosa del Vecchio Continente.
Guardando a quanto sta accadendo a Wall Street, a permettere un ritorno dell’ottimismo, come detto, è principalmente un calo del costo del lavoro associato ad un segnale che evidenzia un aumento della produttività passando per un ritorno delle domande di mutuo in aumento. Da qui lo scampato pericolo per una possibile recessione. A questo si aggiungano anche i dati sui salari privati come ultima indicazione del fatto che il mercato del lavoro, a lungo considerato un punto dolente per la Federal Reserve, si stava allentando.
Attenzione, poi, puntata domani verso il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione, seguiti venerdì dai dati chiave su buste paga, salari e tasso di disoccupazione non agricoli.
Tra i titoli da monitorare a Wall Street sono da segnalare ExxonMobil dopo le ultime proiezioni per il 2027, Box, cloud company in calo dopo aver riportato risultati del terzo trimestre inferiori alle aspettative, Toll Brothers, invece, per l’esatto contrario e cioè con conti che hanno superato le attese e, tra i titoli più famosi, anche Tesla e Nvidia. Intanto i prezzi del petrolio hanno toccato i minimi di cinque mesi nonostante i tagli alla produzione dell’OPEC+ recentemente annunciati che non sono riusciti a fermare il declino.