I dati sul Pil della “locomotiva d’Europa” (-0,3%) hanno depresso i listini continentali, mentre a Davos iniziano i lavori del Wef. Wall Street chiusa per il MLKD
Dopo un avvio equilibrato le Borse europee archiviano la prima seduta della settimana in negativo con il Ftse Mib che chiude a -0,47%; Parigi è la peggiore piazza europea e lascia sul terreno lo 0,7%, Francoforte -0,49%.
Sul fronte macro ,stando ai numeri presentati dall’ufficio statistico nazionale Destatis, l’economia tedesca è finita in recessione con il Pil sceso dello 0,3% nel 2023, in netta inversione di tendenza rispetto al +1,8% del 2022. Il dato, secondo gli osservatori, è allarmante perchè c’è il rischio che possa riverberarsi sull’andamento economico di tutto il Vecchio Continente; ciononosante però potrebbe presagire un atteggiamento più accomodante della Bce sui futuri tagli dei tassi. Wall Street è chiusa per la festività del Martin Luther King Day mentre a Davos prendono il via i lavori del World Economic Forum.
In discesa il petrolio con il Brent marzo a 77,82 dollari al barile e il Wti febbraio a 72,3 dollari al barile. Scende sotto la soglia di 30 euro al megawatthora il prezzo del gas naturale: l’ultima volta è stata l’8 agosto 2023, quando la quotazione ha segnato in apertura 29,81 euro al megawattora. I contratti scambiati ad Amsterdam in scadenza a febbraio cedono il 6% a 30,04 euro al megawattora. Sul valutario cala leggermente il rapporto di cambio tra euro e dollaro a 1,095 (1,0971 venerdì sera).
Venendo ai singoli titoli a Piazza Affari, vendite sul comparto bancario (Mps -2,34%, Banco Bpm -1,06%) e su Saipem (-2,14%) dopo il procedimento amministrativo in Brasile. In rosso anche A2a (-1,88%): il Comune di Milano ha aperto alla possibilità di cedere parte della quota pubblica detenuta nella società. In testa al Ftse Mib Banca Mediolanum (+2,24%), seguita da Inwit (+1,01%) e Italgas (+0,94%).
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