Il Cda dell’azienda propone 9 componenti, in riduzione dai 15 attuali in vista anche del futuro perimetro di business
Al via il rinnovo del board di TIM, la società di telefonia che ha annunciato di aver avviato l’iter per il rinnovo. Con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023 scadrà, infatti, il mandato dell’attuale Cda.
Il Cda auspica anche alla luce degli esiti della Board Review, una riduzione del numero dei suoi componenti rispetto a quello attuale di quindici amministratori, coerentemente con il trend di lungo periodo in società comparabili, con la prassi in atto in varie società quotate di grandi dimensioni e con l’opportunità di un contenimento dei costi vivi della governance societaria. Il numero considerato adeguato dei componenti del Cda è considerato pari a nove. Ancora, il Cda di TIM ha annunciato che presenterà una propria lista, nell’ottica di dare continuità alle azioni in corso in una fase molto delicata caratterizzata dalla cessione di NetCo a KKR, il fondo americano Kohlberg Kravis Roberts & Co, per la quale è ancora aperta la polemica con Vivendi, uno dei principali azionisti di TIM con una quota vicina al 24%, assolutamente in controtendenza con il volere governativo che ne aveva, invece auspicato la cessione.
Ancora sul rinnovo del Cda, spiega TIM in una nota, “in considerazione della necessità di dare continuità alle azioni in corso, in un passaggio molto delicato e unico di cambiamento della realtà societaria, il Cda ha deciso all’unanimità di avvalersi della facoltà, ai sensi di Statuto ed in conformità alla best practice, di presentare una propria lista che ambisce a essere di maggioranza, come già avvenuto in occasione del precedente rinnovo“.
Per preparare la lista, il Cda ha deciso di dotarsi di un’apposita procedura in linea con gli orientamenti espressi dall’Autorità di vigilanza e con le migliori prassi, tale processo passerà per un’iniziale fase di sondaggio dell’azionariato e dei rappresentanti del mercato, avente esclusivamente a oggetto i profili quali-quantitativi di composizione del consiglio. Il coordinamento delle attività è stato affidato al presidente Rossi, in quanto figura indipendente e super partes e che peraltro ha già comunicato di non volersi ricandidare. A lui spetterà inoltre il compito di tenere costantemente aggiornato sull’avanzamento del processo il Cda, il quale assumerà tutte le determinazioni di competenza, con il supporto del Comitato per le nomine e la remunerazione.
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