Ormai manca veramente poco al rinnovo del board in casa Tim e tutto fa pensare che verrà confermato il CdA uscente. Vivendi infatti, primo azionista di Tim con circa il 24% del capitale, ha deciso di astenersi dal voto per il rinnovo in occasione dell’assemblea degli azionisti e quindi, salvo soprese, Pietro Labriola dovrebbe essere confermato di nuovo alla guida. Vivendi, spiega, “non desidera essere associata alle decisioni relative alle nomine del cda, in quanto ritiene che spetti al management in corso e ai suoi sostenitori risolvere la delicata situazione in cui si trova Tim”. Di conseguenza, “ha deciso di astenersi dal voto sul rinnovo del cda, nonostante i lodevoli sforzi dei proponenti di liste alternative di maggioranza”.
Oltre al rinnovo del board sono state presentate altre due liste: una dal fondo Merlyn e un’altra da Blubell, che ha recentemente sollevato polemiche chiedendo a Consob di annullare la lista del board di Tim.
Intanto, con la recente notifica a Bruxelles e il termine della fase di pre-notifica, si va avanti con la vendita della rete a Kkr, su cui c’è l’appoggio del governo, come ribadito dal ministro Giancarlo Giorgetti secondo il quale la cessione dell’asset è l’unica “realistica” per Tim. E su questo fronte Vivendi non molla la presa: i francesi sono da sempre contrari all’operazione e annunciano che porteranno avanti “con forza” il ricorso contro la delibera del cda di Tim dello scorso novembre “davanti al tribunale di Milano e ogni altro mezzo legale a sua disposizione per tutelare i propri diritti”.