
L’attenzione resta sulle prossime mosse della Fed, con gli ultimi dati macroeconomici su lavoro e consumi che non fanno sperare in un ribasso nei prossimi mesi
Apertura in rialzo a Wall Street, con lo S&P 500 brevemente sopra la chiusura record registrata due anni fa. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones è in rialzo di 98,24 punti (+0,26%), lo S&P 500 sale di 11 punti (+0,23%), il Nasdaq guadagna 55,25 punti (+0,37%). Il petrolio Wti al Nymex guadagna lo 0,53% a 74,47 dollari al barile.
Ieri, seduta positiva grazie ai titoli tech (+2%) e della comunicazione (+1,4%), nonostante la pressione esercitata dai rendimenti dei titoli del Tesoro, saliti ai massimi delle ultime 5 settimane (il decennale al 4,15%) dopo il dato sulle nuove richieste dei sussidi di disoccupazione, scese ai minimi degli ultimi 16 mesi, e i dati positivi sullo shopping natalizio, con le vendite al dettaglio negli Stati Uniti, a dicembre, aumentate dello 0,6% rispetto al mese precedente a 709,9 miliardi di dollari, dopo il +0,3% di novembre (confermato); le attese erano per un +0,4%. Rispetto a un anno prima, registrato un +5,6%.
Dati che fanno temere un rinvio dei tagli dei tassi d’interesse, visto che il governatore della Fed, Christopher Waller, ha detto che “non c’è fretta” di intervenire. Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, ha detto di prevedere il primo taglio dei tassi d’interesse nel terzo trimestre dell’anno. A questo punto, i trader non sono più così convinti di un primo taglio dei tassi d’interesse già a marzo, dato al 53,8% secondo il Cme FedWatch Tool, contro il 76,9% di una settimana fa.
Sull’azionario, Apple è in rialzo dello 0,35% dopo aver guadagnato ieri il 3,2%, grazie soprattutto alla decisione di BofA di alzare il suo rating a ‘buy’, ipotizzando un rialzo di quasi il 25% del titolo. In rialzo dello 0,2% il titolo di Microsoft, con cui continua il testa a testa per il titolo di società a maggior capitalizzazione al mondo, ora appannaggio della società di Redmond. Il titolo di Taiwan Semiconductor Manufacturing, il maggior produttore di chip al mondo, cede lo 0,35% dopo aver aggiunto ieri quasi il 10%, grazie a una trimestrale superiore alle attese, spingendo tutto il settore dei semiconduttori. Ad approfittarne è stato anche il titolo di Amd, che ha chiuso in rialzo dell’1,6%, dopo aver guadagnato oltre il 9% nelle due precedenti sedute, registrando il suo nuovo primato, grazie all’ottimismo sulla crescente domanda di chip per l’intelligenza artificiale, che ha garantito un aumento del price target da parte di Barclays, KeyBanc Capital Markets e Susquehanna Financial Group; oggi, guadagna il 2,1%.
Spirit Airlines ha alzato le sue previsioni finanziarie per il quarto trimestre del 2023 e il suo titolo, per questo, è in rialzo del 23%, dopo il recente crollo (-62% in questa settimana) provocato dalla decisione di un giudice federale di bloccare la cessione della compagnia aerea ultra low-cost a JetBlue Airways, su ricorso dell’amministrazione Biden, che ne aveva sottolineato i rischi per la concorrenza.
(foto SHUTTERSTOCK)