
Ad evidenziarlo è Confindustria
Impatti negativi in arrivo per l’economia italiana dalla crisi del Canale di Suez a causa di un export italiano che sfrutta le vie del mare per il 54% dei volumi. Ad evidenziarlo è Confindustria con uno studio che esamina la situazione attuale e, soprattutto, quella futura. Dall’analisi si evince che a gennaio, «il traffico di navi nel mar Rosso si è più che dimezzato e il costo di trasporto dei container dall’Asia all’Europa è aumentato del 92%».
«L’impatto economico del crollo del trasporto marittimo attraverso il Canale di Suez è fortemente condizionato alla sua persistenza: più è prolungato, maggiori saranno gli effetti negativi sul commercio estero italiano e globale». Ma l’Italia non è la sola a trovarsi in una situazione difficile, infatti del 90% del volume degli scambi globali avviene via mare e di questo il 12% avveniva attraverso il Canale di Suez. Guardando all’Italia, come detto, il l 54% degli scambi è via nave e di questo il 40% tramite Suez.
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