La disoccupazione rimane al 3,7%
Buone notizie arrivano dal fronte lavoro negli Usa. Nel mese di gennaio l’economia statunitense ha creato 353.000 posti di lavoro, un dato decisamente migliore del previsto, visto che la stima del Dow Jones era di 185.000 unità, come ha riferito oggi il Bureau of Labor Statistics del Dipartimento del Lavoro.
La crescita è stata guidata dai servizi professionali e alle imprese con 74.000 unità. Altri contributori significativi includono l’assistenza sanitaria (70.000), il commercio al dettaglio (45.000), il governo (36.000), l’assistenza sociale (30.000) e l’industria manifatturiera (23.000).
Anche la crescita dei salari ha mostrato forza, poiché la retribuzione oraria media è aumentata dello 0,6%, il doppio della stima mensile. Su base annua, i salari sono aumentati del 4,5%, ben al di sopra del 4,1% previsto.
Il tasso di disoccupazione è rimasto invece invariato al 3,7%, mentre gli analisti si aspettavano un dato in rialzo al 3,8%.
Visto la resilenza del mercato del lavoro, gli analisti temono che la Federal Reserve possa ritardare il taglio ai tassi d’interesse. Il tutto dopo la decisione della Federal Reserve che, come ampiamente atteso, ha annunciato di mantenere fermi i tassi di interesse, lasciandoli invariati tra il 5,25% e il 5,50% ma ha aperto a futuri tagli. Dalle parole pronunciate dal presidente Jerome Powell gli analisti ritengono che i tagli non saranno imminenti.
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