Ha inoltre messo in guardia sul fatto che non è ancora evidente che l’inflazione si stia stabilmente dirigendo verso l’obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale
Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, come avevano fatto prima molti altri suoi colleghi ed anche lo stesso Powell, ha dichiarato che non c’è alcuna urgenza nel procedere a tagliare i tassi di interesse, alla luce della solidità del mercato del lavoro e dell’economia statunitense. «Abbiamo compiuto progressi sostanziali e gratificanti nel rallentare il ritmo dell’inflazione. La mia aspettativa è che il tasso di inflazione continuerà a diminuire, ma più lentamente del ritmo implicito nel segnale dei mercati che dovrebbe essere la politica monetaria», ha affermato in un discorso prima di un incontro tenuto dai Money Marketeers della New York University Inc.
Ha inoltre messo in guardia sul fatto che non è ancora evidente che l’inflazione si stia stabilmente dirigendo verso l’obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale, quindi potrebbe volerci più tempo per allentare la politica monetaria. «Probabilmente valuteremo presto il momento opportuno affinché la politica monetaria diventi meno restrittiva – ha affermato. – In questo momento un mercato del lavoro e una macroeconomia forti offrono la possibilità di attuare queste decisioni politiche senza un’urgenza opprimente».
I mercati avevano scommesso su sei tagli (da 0,25% l’uno), a partire da marzo. Ma l’insistenza di Powell sul fatto che una mossa così anticipata fosse improbabile e il successivo forte rapporto sull’occupazione di gennaio, hanno annullato le speranze di una mossa così anticipata all’inizio della primavera.
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