La Fed non è pronta a iniziare a tagliare i tassi di interesse. Nelle osservazioni preparate per le apparizioni a Capitol Hill, il presidente Jerome Powell ha affermato che i banchieri rimangono attenti ai rischi posti dall’inflazione e non vogliono allentare i tassi troppo rapidamente. «Nel considerare eventuali aggiustamenti all’intervallo obiettivo per il tasso ufficiale, valuteremo attentamente i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive e l’equilibrio dei rischi – ha affermato. – Il Comitato non si aspetta che sarà opportuno ridurre l’intervallo obiettivo finché non avrà acquisito maggiore fiducia che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso il 2%».
Nel complesso quindi il discorso di Powell rimarca la sua cautela, come anche quella dei suoi colleghi, nel muoversi di volta in volta sulla base dei dati in arrivo, senza avere alcuna fretta di allentare la politica monetaria, con il rischio di rendere vani tutti i progressi fatti finora. «Crediamo che il nostro tasso ufficiale sia probabilmente al suo picco per questo ciclo di inasprimento. Se l’economia si evolve sostanzialmente come previsto, sarà probabilmente opportuno iniziare a ridurre la politica restrittiva ad un certo punto quest’anno – ha affermato. – Ma le prospettive economiche sono incerte e il progresso verso il nostro obiettivo di inflazione del 2% non è garantito».
I mercati si aspettavano ampiamente che la Fed allentasse in modo aggressivo dopo gli 11 rialzi dei tassi di interesse per un totale di 5,25 punti percentuali nel periodo compreso tra marzo 2022 e luglio 2023. Nelle ultime settimane, tuttavia, tali aspettative sono cambiate a seguito delle molteplici dichiarazioni cautelative da parte dei funzionari. Quindi tutto lascia supporre che nella riunione del prossimo 19-20 marzo non ci sarà alcun taglio dei tassi ma vedremo.