In Corea del Sud il governo ha annunciato che raddoppierà i fondi per l’industria spaziale entro il 2027 per dare al Paese asiatico non soltanto la capacità di fabbricare razzi vettori e satelliti, ma anche di formare astronauti. Gli investimenti passeranno dagli attuali 836,2 milioni di won di quest’anno a 1.500 miliardi di won (1,14 miliardi di dollari) nel 2027.
Guardando a lungo raggio Seul vuole aggiudicarsi una quota del 10% dell’industria aerospaziale mondiale entro il 2045, contro l’!5 che ha attualemnte e di creare circa 250 mila posti di lavoro nel settore. «Entro il 2032 la Corea del Sud lancerà la prima missione sulla luna, ed entro il 2045, la prima bandiera nazionale verrà innalzata su Marte», ha dichiarato il presidente Yoon Suk Yeol
Basata su un’economia essenzialmente agricola fino alla divisione dalla Corea del Nord nel 1948, negli ultimi decenni la Corea ha conosciuto il fiorire di un vero e proprio miracolo economico, grazie ad un attenta azione di modernizzazione iniziata negli anni ‘60 ed una politica di bassi salari e di scarsa protezione sociale, che consentirono all’industria sudcoreana di farsi strada nei mercati internazionali (basti ricordare la presenza di colossi quali Daewoo e Hyundai nel campo delle autovetture, così come Samsung e LG nel campo dell’elettronica e dei computer).