Oggi partono poco mosse le Borse europee. Il Dax segna un +0,07%, il Cac40 un +0,43%, il Ftse100 un -0,06% e il Ftse Mib un +0,20% a 33.952 punti.
Cautela anche in America e in Asia, dove gli indici principali al di fuori del Giappone si mantengono vicini ai massimi da sette mesi senza grossi scostamenti dalla parità In lieve progresso Tokyo (+0,29%), che ha interrotto cosi’ una serie di tre sedute consecutive in rosso ma resta avviato alla peggior settimana degli ultimi tre mesi in vista dell’atteso vertice della Bank of Japan all’inizio della prossima settimana.
Oggi gli operatori attendono una nuova serie di dati americani per avere indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve. In giornata è prevista in particolare la pubblicazione degli indicatori sulle vendite al dettaglio e sui prezzi alla produzione di febbraio, utili per valutare lo stato di salute dell’economia e l’andamento dell’inflazione. In uscita poi alle 13.30 le richieste di sussidi di disoccupazione, alle 15 le vendite e scorte all’industria e alle 15.30 gli stoccaggi gas. Prima, stamattina, i prezzi al consumo in Spagna. Al via oggi il G7 dell’Industria, Tecnologia e Digitale a Verona e Trento. Partecipa, tra gli altri, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Altra carrellata di bilanci oggi. In uscita Aeffe, Almawave, Mondadori Editore, Banca Profilo, Biesse, Brunello, Ferretti, Garofalo Health Care, Safilo Group, Salcef Group, Sesa e Webuild.
Sul mercato valutario, poco mosso il cambio euro/dollaro a 1,0942 da 1,0944 ieri in chiusura. La moneta unica vale anche 161,87 yen (da 161,65), mentre il dollaro si rafforza a 147,93 yen (da 147,37). Sul fronte dell’energia, petrolio in lieve progresso dopo il calo delle scorte di benzina in Usa, scese ai minimi da tre mesi. Il Wti con consegna aprile sale dello 0,11% a 79,81 dollari al barile, mentre il Brent per maggio guadagna lo 0,13% a 84,14 dollari. In calo dell’1% a 24,6 euro al megawattora il gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam. A Shanghai il rame sale ai massimi da quasi tre anni (maggio 2021) dopo che i produttori cinesi hanno concordato un taglio della produzione: il future per maggio e’ arrivato a guadagnare il 3,5% per poi assestarsi a 71.630 yuan la tonnellata (+2,3%). Poco mosse invece le contrattazioni sul mercato dei metalli londinese.