Arrivano buone notizie sul fronte lavoro in Australia visto che la disoccupazione scende più del previsto. Il tasso è sceso al 3,7% a febbraio rispetto al 4,1% del mese precedente e inferiore al 4% stimato dagli economisti in un sondaggio Reuters.
L’ufficio di statistica del paese ha affermato che ciò è dovuto a un numero maggiore del solito di persone che erano in attesa di iniziare o tornare al lavoro da dicembre e gennaio.
Anche i dati sull’occupazione hanno superato le aspettative a febbraio, con il numero di occupati in aumento di 116.500 unità, rispetto all’aumento di 40.000 previsto nel sondaggio Reuters e all’incremento rivisto di 15.300 di gennaio.
Martedì la Reserve Bank of Australia ha lasciato il suo tasso di riferimento al 4,35% per il terzo incontro consecutivo, dopo febbraio e dicembre. Si tratta del massimo degli ultimi 12 anni, dopo che sono stati alzati di un quarto di punto l’ultima volta a novembre.
Paese ricco di risorse naturali e caratterizzato da un elevato dinamismo economico, dal 1992 e fino allo scoppio della pandemia da COVID-19, l’Australia ha registrato tassi di crescita economica positivi e al di sopra della media delle economie OCSE, con incrementi del 2-3% l’anno.
Come previsto dal Fondo monetario internazionale, l’economia australiana è diventata nel 2021, ed è tuttora, la 12esima economia più grande al mondo, con l’aumento di due posizioni rispetto al 2019. Pur ospitando solo lo 0,3% della popolazione mondiale, l’Australia rappresenta l’1,7% dell’economia globale. Nel 2024 il Pil sarà di circa 1.619 miliardi di euro, leggermente in calo rispetto ai 1.625 miliardi di euro del 2023.