Favorire una concorrenza priva di eccessi; gestire con prudenza le finanze pubbliche, impegnandosi per stimolare la crescita e ridurre il debito; preservare la stabilità monetaria; spostare il concetto di sovranità dal livello nazionale in favore di un’Europa più forte, aperta e solidale. Questi gli elementi su cui intervenire a stretto giro. Lo ritiene Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia intervenuto al Campidoglio a Roma al convegno L’insegnamento di Luigi Einaudi a 150 anni dalla nascita.
Panetta è tornato anche a parlare del tanto delicato tema del caro-vita. Secondo lui l’nflazione è in rapido calo e si avvicina all’obiettivo del 2% “rendendo possibile un taglio dei tassi“, e “va in questa direzione il consenso che sta emergendo soprattutto nelle settimane più recenti, nell’ambito del consiglio direttivo della Bce“.
Sui conti pubblici Panetta spiega che “potremo liberarci del fardello del debito soltanto agendo al tempo stesso sul fronte della crescita. Nel delineare il percorso da seguire è utile fare proprio un altro insegnamento di Einaudi e distinguere la spesa pubblica utile da quella improduttiva.