Buone notizie per Donald Trump sul fronte patrimonio: è entrato, infatti, per la prima volta fra i 500 più ricchi al mondo. L’attesa quotazione della sua società media gli frutterà miliardi di dollari rendendolo di fatto, almeno sulla carta, più ricco.
L’ex presidente degli Stati Uniti si arricchisce: arriva a valere 6,4 miliardi di dollari ed entra per la prima volta fra i 500 più ricchi al mondo del Bloomberg Billionaires Index.
Quello che doveva essere un lunedì nero per l’ex presidente si è trasformato infatti in una giornata storica per la sua ricchezza. La cauzione che deve depositare per gli asset gonfiati è stata ridotta a da quasi 500 a 175 milioni di dollari e l’attesa quotazione della sua società media tramite spac, prevista per domani, gli frutterà miliardi di dollari rendendolo di fatto, almeno sulla carta, più ricco.
Esulta il tycoon ma non troppo visto che il 15 aprile, dopo un primo rinvio, è stato ufficializzato dal giudice di New York Juan Merchan, l’inizio del processo a Trump per l’accusa di aver pagato illegalmente la pornostar Stormy Daniels e l’ex coniglietta di Playboy Karen McDougal perché non rivelassero durante la sua precedente campagna elettorale le relazioni avute con loro.
Le reazioni dell’ex inquilino della Casa Bianca sono sempre a limite quando si tratta di rispondere sulle sue cause legali. Questa volta accusa i giudici di impedirgli di svolgere la campagna elettorale che lo vuole ancora una volta sfidante dell’attuale presidente Joe Biden in corsa per le presidenziali di novembre.
«I giudici corrotti non vogliono che faccia la campagna elettorale», ha fatto sapere, annunciando che ricorrerà in appello. L’imbarazzante caso della pornostar sarà il primo processo penale che Trump dovrà affrontare durante la campagna elettorale, anche se viene ritenuto il meno rischioso dei quattro pendenti, sia politicamente sia in termini di potenziale condanna in carcere, rara per un incensurato per la falsificazione di documenti contabili. Ma nel caso fosse ritenuto colpevole e venisse eletto presidente, non potrà concedersi la grazia, trattandosi di reati statali.
Intanto, oggi sbarca in Borsa a Wall Street il social Truth. La Trump Media & Technology Group inizierà a negoziare sul mercato azionario Nasdaq. Truth Social, spiega Il Sole24Ore, ha un valore di circa 6 miliardi di dollari, in base alla quotazione delle azioni di una società con cui sta per fondersi.
Le azioni di Trump nella società valgono attualmente circa 3,6 miliardi di dollari e la percentuale della sua partecipazione potrebbe finire tra il 58,1 e il 69,4 per cento. Trump non potrà vendere le sue azioni né contrarre prestiti per sei mesi dopo il completamento della fusione.
L’attesa quotazione della sua società media gli frutterà circa 3 miliardi di dollari rendendolo di fatto, almeno sulla carta, più ricco. Donald Trump così si arricchisce, e non di poco, come stabilito anche dal Bloomberg Billionaires Index.