Nuovi livelli record per l’oro. Sulla scia dell’escalation di tensione in Medio Oriente, il contratto per giugno si porta a 2.283 dollari l’oncia, con un rialzo di oltre l’1%.
La forte domanda di oro, in atto da febbraio scorso, è alimentata sia dal suo appeal come bene rifugio in un contesto di incertezze geopolitiche sia dagli investitori che cercano di diversificare gli investimenti in un ambiente di performance poco brillanti da parte di altri asset class.
E sicuramente a contribuire è la Fed che ha annunciato l’intenzione di procedere a tre riduzioni dei tassi d’interesse nel corso dell’anno, con il primo taglio previsto per giugno, dopo aver lasciato tassi fermi nell’ultima riunione di marzo.