Dopo quindici anni di contenzioso la Corte d’Appello di Romaha dato ragione al Gruppo TIM sulla restituzione del canone concessorio preteso dall’azienda per il 1998, l’anno successivo alla liberalizzazione del settore, e richiesto in restituzione. La sentenza, immediatamente esecutiva, fa seguito ad una vicenda che ha visto intervenire anche la Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Palazzo Chigi ha fatto sapere in una nota che la Presidenza del Consiglio dei Ministri «appresa la notizia della sentenza di condanna della Corte d’appello civile di Roma a risarcire in favore del Gruppo TIM la somma di circa 528 milioni di euro, oltre interessi, rivalutazione monetaria e spese di lite, comunica che proporrà ricorso per Cassazione e chiederà la sospensione degli effetti esecutivi della pronuncia».
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