Nel 2023 la domanda turistica risulta stabile: i viaggi dei residenti in Italia sono stati 52 milioni e 136 mila (323 milioni e 606 mila pernottamenti), sui livelli del 2022 ma ancora sotto i valori precedenti alla pandemia, ovvero -27% rispetto al 2019. Lo rende noto l’Istat in un report dedicato.
«Effetto caro vita e caro bollette. La perdita del potere d’acquisto dovuta all’inflazione e le bollette di luce e gas alle stelle pesano troppo sulle tasche degli italiani e finiscono per incidere sui loro spostamenti e sulle loro vacanze – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Significativo, in tal senso, il dato relativo ai mesi estivi e alle vacanze di 4 o più notti che, invece di migliorare, peggiora del 12,6% rispetto all’estate del 2022, tornando così sotto i livelli del 2019. Insomma, le spese non obbligate non possono certo andare bene se la gente vede intaccare i propri risparmi pur di arrivare a fine mese».
Durante l’estate del 2023 i viaggi per visite alle bellezze naturali (57,5% dei viaggi estivi) e quelli con almeno un’attività culturale (64,3%), confermano le quote raggiunte nel periodo prepandemico, sebbene ancora non recuperino completamente rispetto al 2019.