Il gigante della tecnologia aziendale Cisco Systems ha presentato un nuovo prodotto di architettura di sicurezza volto a proteggere data center, cloud e altri ambienti IT con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Chiamato HyperShield, il prodotto utilizza l’intelligenza artificiale per proteggere applicazioni, dispositivi e dati su data center pubblici e privati, cloud e luoghi fisici, secondo un comunicato stampa dell’azienda. HyperShield segue l’ acquisizione da 28 miliardi di dollari di Splunk lo scorso anno, una società di sicurezza informatica in competizione con aziende del calibro di DataDog, Elastico, SolarWinds e Dynatrace.
Il suo lancio si basa anche sulla partnership di Cisco con Nvidia sulla gestione e la protezione dell’infrastruttura AI. Questa è la grande occasione per Cisco di dimostrarsi un serio attore dell’intelligenza artificiale in un momento in cui giganti della tecnologia come Microsoft, Google e Amazon stanno spendendo miliardi per diventare leader nel campo dell’intelligenza artificiale.
«Questo non è un prodotto, ma una nuova architettura, la prima versione di qualcosa di nuovo», ha riferito alla CNBC in un’intervista Jeetu Patel, vicepresidente esecutivo di Cisco e direttore generale della sicurezza e della collaborazione.
Anche altri marchi si stanno muovendo in una direzione simile. Hewlett Packard Enterprise ha recentemente annunciato nuove integrazioni di modelli di intelligenza artificiale di grandi dimensioni per la sua divisione di rete Aruba, mentre VMWare di Broadcom ha lanciato uno strumento per consentire alle aziende di utilizzare prodotti di intelligenza artificiale generativa in modo protetto dalla privacy.
«HyperShield funge da scudo per la sicurezza – ha affermato Patel, spiegando che – porta la sicurezza direttamente alle cose che devono essere protette. La tecnologia agisce come un tessuto piuttosto che come un recinto, offrendo ai lavoratori informatici una migliore visibilità delle vulnerabilità del software nelle varie applicazioni. Il prodotto dispone di una funzionalità di segmentazione autonoma volta ad aiutare le aziende a evitare vulnerabilità e violazioni. Consente all’intelligenza artificiale di Cisco di dividere una rete di computer in parti più piccole per migliorare prestazioni e sicurezza».
Un’altra funzionalità, denominata aggiornamenti autoqualificanti, consente alle organizzazioni di automatizzare il processo di test e distribuzione degli aggiornamenti. Patel ha affermato che le organizzazioni che si occupano di infrastrutture critiche, come piattaforme petrolifere, dispositivi Internet of Things (IoT) e macchine per la risonanza magnetica negli ospedali, devono prestare particolare attenzione quando aggiornano i loro sistemi.
Patel ha affermato che la tecnologia HyperShield di Cisco è stata progettata pensando a un nuovo mondo di assistenti IA digitali, come ChatGPT, Google Gemini e altri strumenti avanzati.
«Stiamo passando da un mondo di scarsità a un mondo di abbondanza, con assistenti IA digitali per tutto – ha detto Patel ancora alla CNBC – Quegli assistenti vivono nei data center. Quindi, se si considera l’aumento dei requisiti che questo comporta per il data center e il modo in cui costruiamo per quello, è necessario riprogettare, non costruire più della stessa cosa – ha osservato Patel che – un’architettura di sicurezza come HyperShield non era stata costruita in precedenza perché gran parte delle architetture del settore sono state create in un’epoca in cui le applicazioni e le tecnologie moderne come l’intelligenza artificiale generativa non esistevano.
Attualmente ci vogliono circa quattro giorni per scoprire una vulnerabilità di rete prima che venga sfruttata, e il tempo necessario per applicare una patch è ancora più lungo, in media 45 giorni – secondo Patel – sono necessarie nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per identificare e correggere le vulnerabilità da ridurre da giorni a minuti. In precedenza dovevi lavorare partendo dal presupposto che si fosse verificata una violazione, una volta che qualcuno fosse entrato, ci fosse stato un movimento laterale che dovevi identificare prima di poter rispondere – ha concluso Patel – Dobbiamo spostarci in una posizione in cui possiamo prevedere e rispondere».
Cisco è da tempo il più grande produttore mondiale di apparecchiature di rete per computer, come switch, modem e router. Ha potenziato la propria attività di sicurezza informatica per soddisfare le richieste dei clienti e alimentare la crescita. E’ qui che entra in gioco l’acquisizione di successo di Splunk da parte dell’azienda: la tecnologia di Splunk aiuta le aziende a monitorare e analizzare i propri dati per ridurre al minimo il rischio di attacchi informatici e risolvere i problemi tecnici più rapidamente.
Poiché il cloud pubblico ha fagocitato gran parte delle tradizionali attività back-end di Cisco, l’azienda ha dovuto trovare nuovi e maggiori flussi di entrate, con la sicurezza informatica che sta emergendo come una scommessa chiave.