Bitcoin ha appena compiuto il suo quarto halving, la procedura di politica monetaria fissata nel codice che dimezza i Bitcoin di nuovo conio ogni circa quattro anni. Da adesso in poi, i miner, le società e gli individui che si preoccupano di risolvere i calcoli matematici alla base della sicurezza del funzionamento di Bitcoin, riceveranno metà delle ricompense rispetto all’era precedente.
Bitcoin è una moneta a inflazione decrescente: ogni 210’000 blocchi che equivalgono circa a quattro anni, l’emissione di nuovi Bitcoin viene dimezzata. I nuovi Bitcoin vengono emessi con ogni blocco e assegnati a chi ha portato a termine il compito matematico di risolvere un nuovo blocco.
«E’ un meccanismo automatico e che si regge sul consenso – aggiunge Grossi – e che ha dimostrato fino a oggi che si può avere un sistema monetario privo di centri di decisione centralizzati. L’halving attiene tanto alla questione monetaria quanto a quella più strettamente filosofica di Bitcoin».
Oggi questa procedura, che è chiamata in gergo mining, impegna diverse società di grandi, medie e piccole dimensioni, che dipendono per i loro ricavi proprio dall’emissione di nuovi Bitcoin. Storicamente Bitcoin non è mai arrivato ad un halving con un prezzo inferiore rispetto a quello dell’halving precedente, curiosità statistica che alimenta anche le aspettative degli investitori.