Sabato la Camera USA aveva approvato la legge il cui disegno era approdato a metà marzo sui banche dei deputati, che obbligata il gruppo ByteDance a vendere TikTok, pena il bando della celebre app dagli USA. Oggi i media statali cinesi hanno condannato la decisione definendola un atto di sinofobia.
Un disegno, quello statunitense, che potrebbe vedere la firma quasi certa del presidente Joe Biden notoriamente favorevole al provvedimento. Da parte sua il gruppo cinese non è intenzionato a restare a guardare dal momento che i vertici hanno già annunciato l’idea di rivolgersi ai tribunali per difendere i propri diritti.
A schierarsi dalla parte di Pechino anche il patron di X (ex Twitter) Elon Musk che ha incassato anche gli elogi di Chen Weihua, capo dell’ufficio dell’Ue di China Daily. Secondo quanto dichiarato da Musk, infatti, il disegno di legge sarebbe “contrario alla libertà di parola e di espressione”.
MA problemi per TikTok arrivano anche dall’Europa dove la Commissione europea minaccia di sospendere da giovedì alcune funzioni dell’app TikTok Lite rea, attraverso un sistema a premi, di portare dipendenza soprattutto ai più giovani. Bruxelles è preoccupata per i “rischi di gravi danni alla salute mentale degli utenti”. L’iniziativa dell’Ue nasce anche in seguito alle nuove direttive del Digital Services Act (Dsa).
La Commissione, infatti, teme che il lancio del programma a premi che permette di accumulare punti attraverso l’uso del social, sia stato promosso “senza una previa valutazione diligente dei rischi che comporta, in particolare quelli legati all’effetto di dipendenza dalle piattaforme, e senza adottare misure efficaci di attenuazione dei rischi”. Ancora di più, secondo la commissione, visto il lacunoso sistema di verifica delle età degli utenti.