A Stresa inizierà domani il G7 delle Finanze e in vista dell’evento fonti vicine al ministro dell’Economia, Bruno Le Maire hanno dichiarato che «l’Europa deve uscire dalla sua letargia economica. I risultati economici dell’Europa da molti mesi, anzi da vari anni, non sono soddisfacenti. E non sono all’altezza di quello che il continente europeo può produrre come prosperità e come innovazione».
Non solo ma dovrà «raddoppiare il livello di crescita nei prossimi anni: non può restare attorno allo 0,8%-1% l’anno, ma deve puntare al 2% l’anno. L’Europa deve riguadagnare produttività, il suo calo la sta facendo declassare sullo scenario internazionale».
Una grande opportunità è rappresentata dall’intelligenza artificiale che, se ben usata, potrebbe aumentare il livello di produttività di tutte le imprese europee.
Altro punto focale è rappresentato dalle regole commerciali più eque con uno sguardo obbligatorio vero la Cina e il «modo con cui affrontiamo e trattiamo con la Cina» come evidenziato dal ministro francese.
I Paesi del G7 come anche gli USA, hanno denunciato un eccessi di capacità produttiva in Cina su una molteplicità di sistemi legati all’economia “green”, un problema sul quale Parigi chiede un’azione unita da parte dell’Europa. «Per poter negoziare vogliamo difendere il principio della reciprocità. Vogliamo proteggere i nostri interessi industriali, i nostri interessi economici. E vogliamo usare tutti gli strumenti a nostra disposizione come Ue per riequilibrare gli scambi commerciali con la Cina».