L’ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti ha dichiarato oggi che alcuni dei forti aumenti tariffari su una serie di importazioni cinesi, tra cui batterie per veicoli elettrici, chip per computer e prodotti medici, entreranno in vigore dal 1° agosto. Il presidente Joe Biden manterrà le tariffe introdotte dal suo predecessore repubblicano Donald Trump, aumentandone al contempo altre, tra cui quadruplicare le tariffe sui veicoli elettrici a oltre il 100% e raddoppiare le tariffe sui semiconduttori al 50%.
Le nuove misure incidono per 18 miliardi di dollari in beni cinesi importati, tra cui acciaio e alluminio, semiconduttori, veicoli elettrici, minerali critici, celle solari e gru, ha affermato la Casa Bianca. Il dato sui veicoli elettrici potrebbe avere un impatto più politico che pratico negli Stati Uniti, che importano pochissimi veicoli elettrici cinesi.
La rappresentante commerciale statunitense Katherine Tai ha affermato che le tariffe riviste erano giustificate perché la Cina stava rubando la proprietà intellettuale degli Stati Uniti. Ma Tai ha anche raccomandato esclusioni tariffarie per centinaia di categorie di macchinari industriali importati dalla Cina, comprese le apparecchiature per la produzione di prodotti solari. E Pechino, dal canto suo, ha reagito proponendo “misure risolute” per proteggere i suoi interessi.
Secondo l’US Census Bureau gli Stati Uniti hanno importato beni per 427 miliardi di dollari dalla Cina nel 2023 e ne hanno esportati 148 miliardi verso la seconda economia mondiale, un divario commerciale che persiste da decenni ed è diventato un argomento sempre più delicato a Washington.