Il ministero dell’Economia e delle finanze avrebbe convocato i sindacati di categoria di Poste Italiane domani mattina direttamente nella sede del ministero. La convocazione arriva dopo la richiesta da parte delle sigle dei rappresentanti dei lavoratori di un confronto urgente a seguito delle dichiarazioni di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, secondo cui non c’è possibilità “che Poste Italiane possa esser privatizzata finché ci sarò io. Quello che si può fare è che, essendo la partecipazione pubblica al 65% di Poste Italiane e dando per scontato che il governo debba mantenere non il controllo, ma la proprietà le quote in eccedenza, sopra il 51%, possono essere messe sul mercato se destiniamo le risorse a famiglie, risparmiatori e dipendenti di Poste».
Tiziana Bocchi, segretaria confederale della Uil e Claudio Solfaroli Camillocci, segretario generale di Uil Poste hanno chiesto perciò al governo di illustrare la reale strategia del Governo sul futuro di Poste Italiane anche in virtù delle parole del ministro dell’Economia che aveva dichiarato l’esatto opposto.