L’Arabia Saudita raccoglierà oltre 11,2 miliardi di dollari dalla vendita di azioni Aramco, con un prezzo nella fascia inferiore del range. Un range che, come detto al momento della notizia, oscilla tra 26,7 e 29 dollari. Nello specifico si tratta di un’offerta su 1,545 miliardi di azioni del maggiore esportatore di petrolio al mondo, Aramco, con l’opzione per l’aggiunta di un altro miliardo di dollari di incasso, grazie a una opzione per un ulteriore pacchetto da metter sul mercato.
L’offerta rappresenta un’opportunità per la società di ampliare la propria base di investitori internazionali e, per l’economia del Regno, anche di ampliare i flussi di entrata. Infatti da tempo l’Arabia Saudita sta attuando un ampio progetto di diversificazione delle entrate puntando su voci alternative a quelle che finora anno monopolizzato l’economia nazionale, concentrata per lo più su petrolio ed energetici.
I proventi dell’ultima vendita di azioni forniranno il tanto necessario sollievo al governo saudita, che attualmente sta finanziando una serie di “gigaprogetti” infrastrutturali ad alto costo.
Attualmente i prezzi del petrolio a livello globale sono sotto pressione, colpiti da prospettive incerte della domanda nonostante il tipico aumento stagionale del consumo di benzina che si registra all’inizio dell’estate e le conferme dell’Opec sulle forniture.