La Commissione Ue avvia, come ampiamente previsto, contro l’Italia e altri sei paesi dell’Unione Europea, tra cui la Francia, la procedura per deficit eccessivo. La lista dei paesi che non rispettano i parametri sul disavanzo comprende, oltre al nostro Paese e a quello di Macron, anche Belgio, Malta e Slovacchia tra i membri della zona euro, e Ungheria e Polonia al di fuori dell’unione monetaria.
In un primo momento le attenzioni si erano concentrate su 12 Stati. Ma cinque sono stati “salvati” dalla procedura: si tratta di Estonia, Spagna, Repubblica Ceca, Slovenia e Finlandia.
La tagliola della procedura per deficit eccessivo è quindi scattata. L’Italia, che ha sia debito che disavanzo alto, deve correre ai ripari. Ora si apre un percorso che obbliga questi Stati a “rientrare” dal deficit ed in questi mesi bisognerà concordare con la Commissione le modalità con cui ridurre le spese entro il 20 settembre. Per il governo Meloni significa un “taglio” per i prossimi sette anni di 10-12 miliardi annui.
In Italia, afferma la Commissione, “permangono vulnerabilità legate all’elevato debito pubblico e alla debole crescita della produttività in un contesto di fragilità del mercato del lavoro e alcune debolezze residue nel settore finanziario, che hanno rilevanza transfrontaliera“. «Il governo è ben consapevole della necessità di un approccio responsabile alla politica di bilancio – ha assicurato il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti parlando anche della necessità di essere “selettivi“. – È finito il tempo dei finanziamenti a fondo perduto. Ogni misura dovrà essere attentamente ponderata e valutata nei suoi effetti». «Le risorse disponibili vanno inevitabilmente destinate alla mitigazione dell’impatto di eventuali shock sui soggetti più esposti. Ritengo necessario che il percorso di aggiustamento che si andrà a definire nel Piano strutturale di bilancio su cui stiamo lavorando dovrà consentire di fornire il necessario supporto alla crescita e al sostegno dei redditi da lavoro», ha proseguito il ministro.
«Per l’Italia la partita si gioca su due fronti, da una parte politiche di bilancio prudenti, indispensabili con questo debito e deficit, dall’altro continuare con gli investimenti pubblici»,ha affermato il commissario all’economia Ue Paolo Gentiloni in un videomessaggio, spiegando che le nuove regole” Ue “aiuteranno a realizzare un migliore equilibrio tra questi obiettivi e per Italia sono migliorative rispetto a quelle esistenti“.
Dopo l’adozione delle misure odierne, la proposta della Commissione Ue verrà negoziata dagli addetti comitati in sede di consiglio e parlamento Ue. Per l’adozione formale del pacchetto occorrerà attendere novembre, tenendo conto che per allora dovrebbe essere in carica la nuova Commissione frutto del voto Ue.