Chiudono contrastate le Borse europee la prima seduta di settembre, interrompendo la serie di record inanellati nei giorni scorsi. Quella che si apre oggi sarà una settimana importante per capire se i timori di una recessione dell’economia americana sono definitivamente fugati: sotto questo aspetto gli occhi del mercato sono puntati su venerdì quando verranno resi noti i dati sulla disoccupazione Usa e sui salari medi, dai quali gli investitori si aspettano una sorta di via libera definitivo per una politica più accomodante da parte della Fed.
Per quanto riguarda il Vecchio Continente l’attenzione è per il 12 settembre quando nella sua riunione la Bce dovrebbe procedere con un taglio dei tassi.
In questo clima di attesa il Ftse Mib ha chiuso a -0,15%; segno meno anche per Londra che lascia sul terreno lo 0,17% e Madrid -0,06%; positive Parigi, che ha guadagnato lo 0,2%, e Francoforte (+0,09%). Oltreoceano Wall Street è chiusa per festività.
Venendo a Piazza Affari, Tenaris chiude in testa al Ftse Mib (+1,44%), spinta dall’ipotesi di una riduzione delle quote di import negli Usa di tubi Octg dalla Corea del Sud.
Giornata tonica per il comparto bancario che sul finale però ha ridotto i guadagni con Unicredit (+0,36%), seguita da Intesa Sanpaolo (+0,22%) e Banco Bpm (+0,2%).
Vendite consistenti sul comparto della difesa europea, con Leonardo che segna la peggiore performance del listino principale (-7,23%) complice – secondo gli operatori – l’incerta situazione politica in Germania che potrebbe avere ricadute sulle scelte in politica estera.
Fuori dal paniere principale, realizzi su Juventus che chiude a -14,78% dopo il primo stop in campionato. Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1067 (1,1060 venerdì in chiusura).
La moneta unica si rafforza contro lo yen a 162,68 (da 161,29) mentre il dollaro/yen si attesta a 146,97 (da 145,77). Sul fronte dell’energia, prezzi del petrolio sono contrastati con il future ottobre sul Wti guadagna lo 0,23% a 73,75 dollari al barile, mentre il contratto novembre sul Brent sale dello 0,08% a 77 dollari.
In calo anche il gas naturale: sulla piattaforma Ttf di Amsterdam il future di riferimento segna -2,9% a 38,66 euro al megawattora.