«E’ crisi profonda per la moda italiana – avverte Confartigianato che evidenzia – l‘allarme legato al peggioramento, nel corso dell’estate, degli indicatori del settore. Nei primi sei mesi del 2024 le imprese della moda hanno registrato un calo del 5,3% delle esportazioni, pari a una perdita di 1,8 miliardi di valore. In pratica, tra gennaio e giugno, le aziende hanno visto calare di 9,7 milioni di euro al giorno i ricavi da vendite all’estero. I crolli maggiori riguardano i mercati di Svizzera (-54,9%), Regno Unito (-9%) e Germania (-7,1%)».
La confederazione di artigiani e piccole imprese si è rivolta al ministro delle Imprese, Adolfo Urso con una lettera del presidente Marco Granelli che ha denunciato la gravità della situazione che investe soprattutto le piccole imprese e ha sollecitato una serie di interventi per scongiurare il tracollo del settore e il rischio di perdere una delle componenti più importanti del patrimonio manifatturiero made in Italy.
«Servono misure subito. Dal ministero c’è ora l’impegno a prendere in considerazione alcune proposte avanzate dalla confederazione a sostegno degli imprenditori».