In attesa della decisione dell’Opec+, quotazioni in lieve calo per i contratti petroliferi. A Wall Street non piace il dato sull’occupazione privata
Apertura in forte calo per Wall Street a due giorni dal cruciale rapporto sull’occupazione Usa. Il Dow Jones cede lo 0,95%, il Nasdaq scende dell’1,30% e Lo S&P 500 cala dell’1,14%.
Oggi intanto il settore privato statunitense ha creato 208.000 nuovi posti di lavoro a settembre, oltre le attese. Queste buone indicazioni rafforzano lo scenario, sgradito ai mercati, di un ulteriore rialzo di 75 punti base da parte della Fed nella prossima riunione di inizio novembre.
Quotazioni in lieve calo per i contratti petroliferi. I futures del West Texas Intermediate cedono lo 0,38% a 86,19 dollari al barile, mentre il Brent arretra dello 0,24% a 91,58 dollari al barile. Nel frattempo sono in riunione i “signori” dell’Opec+, che dovrebbero optare per un taglio di due milioni di barili.
Nel frattempo, il prezzo del gas è in lieve rialzo ad Amsterdam. Il Ttf all’hub olandese si attesta a 165,5 euro, in crescita del 2,192%.
Non si inverte la rotta per le Borse europee, che proseguono in calo la giornata odierna dopo la chiusura in forte rialzo di ieri. Il Cac 40 di Parigi in apertura cede lo 0,74%, il Dax di Francoforte lascia sul terreno lo 0,91% e il Ftse 100 di Londra segna -0,90%. Segno meno infine anche per l’Ibex di Madrid che cede l’1,56%. – A metà seduta Piazza Affari procede ancora in forte calo, riducendo solo di poco la flessione con il Ftse Mib che cede l’1,7% a 21.321,80 punti.