L’S&P 500 chiude, come il Nasdaq, in calo dello 0,8%, il Dow invece, va oltre l’1% in territorio negativo
Altra seduta in calo per Wall Street zavorrata, paradossalmente, da un mondo del lavoro effervescente che, di fatto, autorizzerebbe ulteriori strette e rialzi da parte della Federal Reserve. Una certezza che viene anche dalle ultime dichiarazioni dei vertici della Federal Reserve di Dallas.
Guardando gli indici, infatti, l’S&P 500 chiude, come il Nasdaq, in calo dello 0,8%, il Dow invece, va oltre l’1% in territorio negativo.
La paura peggiore, a questo punto, potrebbe essere quella di una recessione favorita dalle misure delle Banche centrali. A livello settoriale, infatti, i peggiori sono stati gli energetici insieme ai beni discrezionali mentre tecnologici e beni di prima necessità riescono a reggere il colpo. Per quanto riguarda i rendimenti, quelli riferiti al titolo con scadenza biennale arriva al 5% e mentre sul decennale si arriva al 4%.
Poco mossa Meta dopo il lancio del concorrente di Twitter anche per via della strategia del gruppo che potrebbe puntare più sugli iscritti invece che sulla monetizzazione.
Microsoft, invece, ha registrato un leggero rialzo, andando quindi contro corrente, approfittando delle previsioni sui ricavi e delle voci secondo cui l’azienda fondata da Bill Gates potrebbe entrare presto nell’Olimpo delle capitalizzate oltre i 3mila miliardi di dollari. A dare una mano, in questo caso, sarà l’incremento dell’Intelligenza artificiale sui suoi sistemi.
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