0,73 trilioni di yuan: a tanto ammontano i prestiti concessi dalle banche cinesi ad aprile. Si tratta di un dato sotto le stime di mercato di 1,2 trilioni e in netto calo rispetto ai 3,1 trilioni di di marzo. E’ l’importo più basso da luglio 2023, tenendo però conto che aprile è solitamente considerata bassa stagione per i nuovi crediti. Nei primi quattro mesi dell’anno l’ammontare complessivo arriva ad un totale di 10.19 trilioni di yuan di prestiti.
Nel frattempo il finanziamento sociale totale (total social financing), un indice di liquidità, ha registrato un valore negativo per 200 miliardi di yuan, la prima contrazione dal gennaio 2002, rispetto ai 4,87 trilioni di marzo.
Ma non è tutto. Secondo quanto riferito dal Financial Times e dalla Reuters la Cina ha iniziato a pianificare la vendita di mille miliardi di yuan (138,24 miliardi di dollari) di obbligazioni a lunghissimo termine che saranno emesse a partire dal 17 maggio. Pare ci siano 300 miliardi di yuan di obbligazioni a 20 anni, 600 miliardi di yuan di obbligazioni a 30 anni e 100 miliardi di yuan di obbligazioni a 50 anni. L’obiettivo è finanziare importanti progetti in linea con le strategie nazionali.
Queste obbligazioni sono state emesse solo tre volte prima: durante la crisi finanziaria asiatica del 1998, per la capitalizzazione della China Investment Corporation nel 2007 e durante la pandemia di Covid-19 nel 2020.