
L’oro arriva a 2.040 dollari e scambia ai massimi storici. Fari puntati sui dialoghi ad alto livello tra Usa e Cina
Le Borse europee si muovono sopra la parità in avvio di seduta. L’indice Eurostoxx 50 sale dell’1,2%. A Francoforte il Dax guadagna lo 0,60% e a Parigi il Cac40 segna un +0,75%.
Gli occhi degli investitori sono puntati sui bilanci di alcune grandi società (su tutte Commerzbank, Bmw, Deutsche Post ed Allianz) e sul monitoraggio dei casi globali di Coronavirus. Ieri i contagi hanno raggiunto i 18,4 milioni a livello globale, con un incremento di 258 mila unità. Solo negli Usa la crescita è stata di 51 mila casi.
Nel frattempo l’attenzione dei mercati si rivolgerà anche ai rapporti tra Stati Uniti e Cina, che dovrebbero incontrarsi in questi giorni per discutere gli accordi di Fase uno siglati a gennaio per il disgelo commerciale. Il meeting di alto livello è previsto per il 15 agosto. Sempre a Washington sono attesi in settimana i negoziati tra la Casa Bianca e le controparti Democratiche per raggiungere entro fine settimana un pacchetto di misure per favorire la ripresa dopo la crisi provocata dal Covid-19.
Contrastati i listini asiatici, dopo che l’indice pmi Caixin sui servizi cinesi di luglio ha mostrato un valore di 54,1, in calo dal 58,4 di giugno ma comunque sintomo di un’economia in espansione. L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo contratta al ribasso del -0,38%. Positivi invece i listini cinesi, con Shanghai a +0,30% e Hong Kong a +0,35%.
L’euro continua il suo rally sul dollaro, sfondando quota 1,18 e assestandosi a un +0,1% (1,1811). Anche la sterlina britannica prende posizione sul biglietto verde, guadagnando il +0,2% a 1,309. Dollaro debole pure sullo yen giapponese (-0,1% a 105,61).
Sul versante delle commodities quella di oggi è sicuramente la giornata dell’oro. Il metallo giallo ha superato quota 2.000 dollari l’oncia (massimi storici) e prosegue la sua scalata intorno ai 2.040, in aumento del +0,88%. Il petrolio è ancora debole, ma sopra la quota limite di 40 dollari: il Wti scambia in ribasso del -0,17% a 41,63 dollari al barile, il Brent si colloca intorno alla parità a 44,44 dollari.
Giornata importante a livello di dati macro, con la divulgazione degli indici pmi del mese di luglio nel settore dei servizi per l’Italia, l’Eurozona e le altre principali economie continentali. Dall’altra parte dell’Atlantico invece arriveranno i dati sui nuovi occupati di luglio, la bilancia commerciale di giugno e gli indici Markit pmi dei servizi e Markit pmi composito.
di: Maria Lucia PANUCCI
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