
Pubblicato il rapporto Beige Book, elaborato ogni 6 settimane sulla base delle informazioni raccolte nei 12 distretti in cui opera la banca centrale statunitense
L’America deve fare ancora molto per uscire dalla crisi. L’attività economica negli Stati Uniti è cresciuta “a un ritmo modesto” e resta “molto al di sotto” dei livelli precedenti al Covid-19. Lo rileva il rapporto della Federal Reserve dal nome Beige Book, elaborato ogni 6 settimane sulla base delle informazioni raccolte nei 12 distretti in cui opera la banca centrale statunitense e che in questo caso fa riferimento al periodo terminato il 24 agosto. «C’è un limitato ottimismo – spiega la Fed sull’outlook dell’economia statunitense – ma restano l’incertezza e la volatilità causate dalla pandemia di Coronavirus, con i conseguenti effetti negativi sulle attività delle imprese e sulle spese dei consumatori». In un discorso separato dalla pubblicazione del Beige Book, anche la presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, ha detto che “la ripresa dell’attività che ha caratterizzato i mesi di maggio e giugno si è smorzata negli ultimi due mesi (luglio e agosto)“.
Comunque, entrando nello specifico del rapporto emerge che il ritmo di ripresa dell’economia americana ha rallentato il passo, in diversi distretti, nel mese di agosto, pur rimanendo in fase di espansione. «Diverse aree dell’economia hanno fatto fronte a tassi di espansione minori, a causa delle persistente ansia sugli effetti del Coronavirus – si legge ancora. – Le spese dei consumatori hanno continuato a salire, come dimostrano le vendite di auto e i miglioramenti nei settori retail e del turismo. Tuttavia, molti settori hanno rilevato un ritmo di crescita più lento. Il mercato immobiliare commerciale rimane per esempio in fase di contrazione. Si è confermata positiva, invece, l’attività edilizia per le abitazioni residenziali, che ha mostrato crescita e resilienza in molti distretto. Le vendite delle abitazioni sono salite anch’esse, a fronte dell’aumento dei prezzi che prosegue, a causa della domanda e della scarsità delle scorte».
Per quanto riguarda l’occupazione, questa è salita nei vari distretti, soprattutto nell’ambito del settore manifatturiero ma dal Beige Book è emerso tuttavia che sono diverse le aziende che hanno deciso di trasformare i licenziamenti da temporanei in definitivi, a causa della debolezza della domanda.
di: Maria Lucia PANUCCI
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