
Le vendite dettaglio Usa sono in calo per prima volta in 7 mesi. Il Black Friday non ha aiutato
Wall Street apre cauta nel giorno della Fed. Il Dow Jones arretra dello 0,17% a 30.148 punti circa; lo S&P 500 cede lo 0,09% a 3.691; il Nasdaq fa -0,10% a 12.582 punti.
Notizie negative dal fronte macroeconomico degli Stati Uniti. Nel mese di novembre, il dato relativo alle vendite al dettaglio Usa è sceso per la prima volta in 7 mesi, a conferma di come i consumatori americani siano stati più cauti nel fare acquisti, in concomitanza con il balzo dei nuovi contagi e a causa dell’imminente scadenza degli aiuti federali. Il valore totale delle vendite al dettaglio è sceso dell’1,1%, confermando il primo calo su base mensile dallo scorso aprile, quando le misure di lockdown avevano costretto gli americani a rimanere a casa. Il calo più significativo ha riguardato le vendite dei department stores, capitolate del 7,7%. Giù anche quelle degli articoli di abbigliamento e dei prodotti elettronici.
Gli analisti avevano stimato una contrazione molto più contenuta, pari a -0,3%. Nessun beneficio quest’anno quindi dal Black Friday, visto che tanti sono stati i consumatori americani che hanno deciso di rimanere a casa.
La propensione al rischio mette sotto pressione il dollaro, a vantaggio dell’euro e della sterlina. Quest’ultima sale anche scommettendo su un accordo commerciale con l’Unione europea nel post Brexit. Dopo essere balzata dello 0,9% sul dollaro nella sessione della vigilia, la sterlina avanza dello 0,36% a $1,3508, non lontano dagli $1,3540 di inizio mese, valore massimo dalla metà del 2018.
Molto solido anche l’euro, che sale dello 0,43% a $1,2203, dopo aver superato nelle ultime ore quota $1,22. La soglia psicologica è stata superata per la prima volta dall’aprile del 2018.
Il dollaro arretra anche nei confronti dello yen, cedendo lo 0,17% a JPY 103,49.
di: Maria Lucia PANUCCI
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