
Biden si avvicina sempre di più alla Casa Bianca. Sono cinque gli Stati decisivi. L’Italia al test di Moody’s
L’ultima seduta della settimana si apre in territorio negativo per le Borse europee mentre si attende ancora il nome del prossimo presidente Usa. Sono cinque gli Stati che ancora devono comunicare il proprio voto: Arizona, Nevada, Georgia, Pennsylvania e North Carolina.
La giornata si apre con la Borsa di Londra che è in altalena (Ftse 100 a -0,01%) mentre quella di Francoforte e di Parigi vedono rispettivamente il Dax e il Cac40 cedere circa lo 0,25% in un scenario debole per via dell’aumento dei contagi da Covid in Europa e delle misure messe in atto dai Governi per tentare di arginare questa seconda ondata.
In questa incertezza i listini asiatici sono misti stamani: il Nikkei fa +0,9%, Hong Kong -0,33% e Shanghai -0,97% mentre i future di Wall Street sono in rosso (Nasdaq -0,91%, S&P -0,54% e Dow Jones -0,45%) dopo i rialzi di ieri (Nasdaq +2,59%, S&P e Dow Jones +1,95%).
Nel valutario l’euro/dollaro è a 1,182, +0,01%, il dollaro/yen è a 103,3, +0,06% e il cross sterlina/dollaro è a 1,312, -0,13%.
Tra le commodities in ribasso il prezzo del petrolio: Il Wti passa di mano a 37,72 dollari al barile, -2,76% e il Brent cede il 2,61% a 39,86 dollari al barile. L’oro tratta a 1,938 dollari l’oncia, -0,43%.
Sul fronte macro in Germania la produzione industriale di settembre è salita dell’1,6%, meno del consenso (+2,5%) e dopo il -0,2% del mese precedente. Da seguire poi le vendite al dettaglio dell’Italia mentre nel pomeriggio arriveranno i dati Usa sulle paghe del settore non agricolo, sul tasso di disoccupazione e sulla retribuzione media oraria tutti riferiti a ottobre.
Ma soprattutto è atteso, a mercati chiusi, il giudizio di Moody’s sul rating sovrano dell’Italia. Sempre in serata Fitch aggiorna il rating sulla Germania.
di: Maria Lucia PANUCCI
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