
A settembre, infatti, i prezzi al consumo (Cpi) negli Stati Uniti sono aumentati dell’8,2% in un anno, più dell’8,1% delle attese, restando vicino ai massimi degli ultimi 40 anni
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 498,52 punti (-1,71%), lo S&P 500 cede 77,51 punti (-2,17%), il Nasdaq Composite è in calo di 296,34 punti (-2,84%). Il petrolio Wti al Nymex scende dell’1,34% a 86,10 dollari al barile. Dopo il dato sull’inflazione, si è rafforzato il dollaro: l’euro scende dello 0,45% a 0,9659 dollari, il biglietto verde sale poi dello 0,22% a 147,22 yen, con la valuta giapponese ai minimi dal 1990.
Apertura in calo, quindi, a Wall Street, dopo un dato sull’inflazione più alto del previsto. A settembre, infatti, i prezzi al consumo (Cpi) negli Stati Uniti sono aumentati dell’8,2% in un anno, più dell’8,1% delle attese, restando vicino ai massimi degli ultimi 40 anni.
Dopo il dato sull’inflazione, il mercato ha alzato le possibilità di un altro deciso aumento dei tassi d’interesse per contrastarla. I future sui Fed Funds (che indicano le possibilità che il mercato attribuisce a una mossa di politica monetaria), attribuiscono un 97,8% di possibilità a un rialzo dei tassi di 75 punti base al 3,75%-4% alla prossima riunione; ieri, la percentuale era all’84,5%. Si tratterebbe del quarto rialzo di fila da 75 punti. Le possibilità di un aumento di un intero punto percentuale sono del 2,2%.
Intanto, la Social Security Administration, l’ente di previdenza statunitense, ha annunciato che i beneficiari di pensioni e di assegni di previdenza sociale riceveranno un aumento dell’8,7% a partire dal prossimo gennaio, a causa dell’inflazione elevata. L’adeguamento è il più alto registrato negli ultimi 40 anni.
Il gas ad Amsterdam si conferma in flessione (-1,54%) sotto quota 158 euro al megawattora. Lieve rialzo, invece, per il petrolio con il wti stabile sopra 87 dollari al barile e il brent a ridosso dei 93 dollari.
La borsa di Milano gira al ribasso insieme all’Europa: l’indice Ftse Mib perde lo 0,83% a 20.296,31 punti, mentre il Dax tedesco cede lo 0,97%, a Londra l’Ftse perde l’1,38% a Parigi il Cac l’1,46%.