
L’attenzione resta su inflazione e rialzo dei tassi d’interesse e ora è rivolta anche alla stagione delle trimestrali
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow sale di 506,97 punti (+1,71%) ed è di nuovo sopra i 30.000 (30.141,80), lo S&P 500 è in rialzo di 74,33 punti (+2,07%), il Nasdaq Composite guadagna 262,61 punti (+2,54%). Il petrolio Wti al Nymex è in rialzo dello 0,85% a 86,34 dollari al barile.
Apertura in rialzo, quindi, a Wall Street. Venerdì, indici in calo e settimana negativa per S&P 500 e Nasdaq Composite, la settima su otto; per il Dow, secondo rialzo settimanale consecutivo.
L’attenzione resta su inflazione e rialzo dei tassi d’interesse e ora è rivolta anche alla stagione delle trimestrali. Risultati in chiaroscuro, venerdì, dai conti delle grandi banche, con JPMorgan Chase, Wells Fargo e Citigroup andate oltre le previsioni, mentre Morgan Stanley ha deluso le attese; tutte, però, hanno registrato profitti in calo.
Bank of America, oggi, si è inserita nella scia delle altre grandi banche americane e ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in aumento e profitti in ribasso, ma sopra le previsioni grazie ai risultati migliori del previsto del trading obbligazionario; in apertura, il suo titolo guadagna il 5,7% ed è il secondo migliore sullo S&P 500.
L’outlook per questa stagione delle trimestrali non è buono: secondo le stime degli analisti raccolte da FactSet, i profitti delle società sullo S&P 500 sono aumentati solo del 2,4%; si tratterebbe del peggior risultato dal terzo trimestre del 2020, nel pieno della pandemia.
Mercati azionari del Vecchio continente in chiaro rialzo con l’avvio di Wall street e le trimestrali della grandi banche statunitensi: la Borsa migliore è quella di Madrid che sale de 2,3%, con Francoforte in crescita del 2,1% e Milano del 2%. Londra guadagna l’1,38%.
Lo spread Btp-Bund scende a 241 punti base con una forte riduzione dei rendimenti sui titoli di Stato europei: il bond inglese a 10 anni cede 37 ‘basis point’ sotto il 4% dopo la cancellazione del grande piano taglia-tasse in deficit.
In Piazza Affari Stellantis spicca con un aumento del 2,7%, con Tim ed Enel sulla stessa linea. In crollo (-90%) i diritti sull’aumento di capitale di Mps.