
Peggiora il clima sulle Borse europee a metà seduta, insieme a Wall Street e dopo la decisione della BoE, che ha seguito la Fed e ha alzato di 75 punti base il costo del denaro al 3%
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones cede 244,82 punti (-0,76%), lo S&P 500 perde 38,20 punti (-1,02%), il Nasdaq Composite è in ribasso di 128,83 punti (-1,22%). Il petrolio Wti al Nymex perde l’1,69% a 88,48 dollari al barile.
Apertura in calo a Wall Street, dopo i forti ribassi di ieri. L’ultima seduta è stata caratterizzata da un forte calo finale, dovuto alle parole del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Gli indici avevano registrato un rialzo, passando tutti in positivo, dopo il comunicato con cui la Fed annunciava, come atteso, un rialzo dei tassi d’interesse di 75 punti base al 3,75-4%, facendo poi capire che potrebbe ora rallentare il passo.
Powell, però, è stato in conferenza stampa più “aggressivo” delle attese: il presidente della Fed ha detto che i dati sull’inflazione “ancora una volta sono stati più alti delle attese” e che sarà necessario portare i tassi “a un livello più alto di quanto previsto” a settembre.
Al di qua dell’oceano, peggiora il clima sulle Borse europee a metà seduta, insieme a Wall Street e dopo la decisione della BoE che ha seguito la Fed e ha alzato di 75 punti base il costo del denaro al 3%, il massimo da 14 anni. Giù la sterlina, sale il dollaro insieme ai rendimenti sui titoli di Stato.
A metà seduta Milano perde lo 0,9% riavvicinandosi ai minimi di inizio giornata, la peggiore è Francoforte in flessione dell’1,3%, Parigi perde lo 0,9%, Londra lo 0,7% e Madrid l’1,8%.
Vendite sulla sterlina, che perde l’1,6% sul dollaro a 1,12. Euro/dollaro in discesa a 0,974. Tensione sull’obbligazionario con il rendimento del decennale italiano sopra al 4,4% mentre lo spread col Bund è a 217 punti base.
Sull’azionario, occhi puntati sulle trimestrali: debole Stellantis (-3,3%) insieme a tutto il comparto automotive europeo, male Iveco (-3%), Pirelli (-2,7%). Deboli i farmaceutici e le utility. In vetta Tim che sale del 3,4% sulle voci di stampa di un’Opa congiunta in arrivo.
Resistono le banche, sale dello 0,9% Banca Mediolanum. Sul fronte dell’energia, il gas recupera il 3,8% oltre i 130 euro al Mwh. In calo dello 0,85% il Brent a 95,3, perde l’1,16% il Wti a 88,96 dollari.