
Intanto pubblicate diverse trimestrali (Peloton, T-mobile Us e Amd). A mercati chiusi attesa per Meta
Apertura in calo a Wall Street, in attesa della decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse, prevista alle 20 (ora italiana). Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 189,68 punti (-0,56%), lo S&P 500 cede 10 punti (-0,25%), il Nasdaq è in calo di 9,38 punti (-0,08%). Il petrolio Wti al Nymex guadagna lo 0,15% a 78,99 dollari al barile.
Ieri, il Dow Jones ha concluso l’ultima seduta del primo mese dell’anno con un guadagno di 369,28 punti (+1,1%), lo S&P 500 è salito di 58,93 punti (+1,47%), il Nasdaq ha terminato in rialzo di 190,74 punti (+1,67%).
Gennaio si è così chiuso in deciso rialzo: il Dow Jones ha guadagnato circa il 2,8%, lo S&P 500 ha aggiunto circa il 6,2%, registrando la migliore partenza dell’anno dal 2019; il Nasdaq ha guadagnato circa l’11%, per la miglior performance mensile da luglio e il miglior inizio d’anno dal 2001.
Per quanto riguarda la Fed, gli analisti prevedono un rialzo di 25 punti base, dopo quattro rialzi di 75 punti e uno di 50 punti che hanno portato i tassi al 4,25%-4,5%, il livello massimo in 15 anni.
I mercati attendono poi le trimestrali delle Big Tech: oggi, dopo la chiusura, è in programma quella di Meta Platforms; domani, sempre dopo la chiusura dei mercati, saranno pubblicate quelle di Apple, Alphabet e Amazon.
Sull’azionario, il titolo di Peloton guadagna il 9,4%, dopo la pubblicazione della trimestrale. La società di attrezzature sportive ha registrato un’altra perdita trimestrale e un calo del 30% delle vendite, ma i risultati sono stati migliori delle attese e il flusso di cassa negativo si è ridotto notevolmente, passando dai 546,7 milioni di un anno prima a 94,4 milioni. Costante il numero di abbonati, circa 3 milioni, ai suoi programmi di allenamento online. Migliore delle attese anche l’outlook: per il trimestre in corso, previsti ricavi tra i 690 milioni e i 715 milioni, contro attese per 623 milioni.
Il titolo di T-Mobile U.S. sale dello 0,6%, nonostante un utile più che triplicato nell’ultimo trimestre e superiore alle attese, anche grazie alla fusione con Sprint. L’utile è stato di 1,48 miliardi, o 1,18 dollari per azione, contro i 422 milioni, o 34 centesimi per azione, di un anno prima; le attese erano per un utile per azione di 1,07 dollari. I ricavi sono diminuiti del 2,5% a 20,27 miliardi di dollari, con le attese che erano per 20,64 miliardi di dollari. Nel trimestre, ha inoltre aggiunto 927.000 abbonati, facendo quindi meglio delle rivali (AT&T +656.000 abbonati, Verizon +217.000).
Il titolo di Advanced Micro Devices (Amd) guadagna il 4,2% ed è tra i migliori sul Nasdaq, dopo una trimestrale migliore delle attese, che ha comunque evidenziato un calo del 98% del profitto netto; inoltre, la società non ha fornito una guidance per l’intero 2023; non è la normale ricetta per il successo, ha sottolineato il Wall Street Journal, ma Amd sta beneficiando del paragone con Intel, a cui ha tolto una fetta di mercato. Il titolo di Intel cede l’1,4%, dopo che la società di chip ha comunicato che l’amministratore delegato, Pat Gelsinger, subirà un taglio del suo stipendio base del 25%; anche gli altri manager subiranno un taglio dello stipendio, compreso tra il 5% e il 15%.