
I dati sull’inflazione confermano i timori di una Federal Reserve aggressiva, intenzionata ad alzare ancora i tassi d’interesse
Apertura in calo a Wall Street, dopo un dato sull’inflazione superiore alle attese. I dati mensili e annuali di gennaio dei prezzi al consumo sono stati superiori alle attese, anche se il dato annuale ha comunque rallentato il passo per il settimo mese consecutivo, scendendo dal 6,5% al 6,4%, il più basso dall’ottobre 2021.
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 210,10 punti (-0,61%), lo S&P 500 cede 30,28 punti (-0,73%), il Nasdaq Composite è in ribasso di 115,35 punti (-0,97%). Il petrolio Wti al Nymex perde il 2,47% a 78,16 dollari al barile, dopo che gli Stati Uniti hanno reso noto che renderanno disponibile un nuovo quantitativo di greggio delle riserve strategiche.
I dati sull’inflazione confermano i timori di una Federal Reserve aggressiva, intenzionata ad alzare ancora i tassi d’interesse (dall’attuale 4,5%-4,75%) e a mantenerli sopra il 5% per un po’ di tempo, come confermato ieri anche da Michelle Bowman, componente del Board della Fed.
A proposito di Fed, la vicepresidente Lael Brainard sarà nominata dal presidente Joe Biden a capo del National Economic Council, che ha il compito di coordinare la politica economica del governo..