
Michelle Bowman (Fed) si aspetta nuovi rialzi per riportare l’inflazione al target del 2%
«L’economia americana sta ancora affrontando le conseguenze della pandemia di Covid-19. Stiamo ancora attraversando l’altro lato della pandemia, c’è carenza di manodopera nel settore sanitario, ci sono difficoltà di accesso all’assistenza all’infanzia e altri problemi aggravati dalla crisi sanitaria». Queste le parole del presidente della Federal Reserve Jerome Powell durante un incontro con leader della comunità e delle imprese a York, Pennsylvania. Non ha commentato l’attuale politica monetaria o le prospettive economiche nelle brevi osservazioni di apertura.
Chi ha parlato di politica monetaria è stata invece Michelle Bowman, membro del board della Fed, che ha mostrato la sua posizione da falco, ribadendo l’importanza di implementare più aumenti dei tassi di interesse per raggiungere l’obiettivo d’inflazione stabilito dalla banca centrale. «L’inflazione continua a essere troppo elevata e ritengo che sarà probabilmente opportuno che il Comitato aumenti ulteriormente i tassi e li mantenga su un livello restrittivo per qualche tempo, al fine di riportare i prezzi al nostro obiettivo del 2% in modo tempestivo», ha affermato, aggiungendo che l’ultima lettura dell’inflazione basata sull’indice della spesa per consumi personali (deflatore) ha mostrato che il tasso complessivo è aumentato, rispondendo in parte all’incremento dei prezzi del petrolio. «C’è il rischio che i prezzi elevati dell’energia possano annullare alcuni dei progressi compiuti negli ultimi mesi in materia di inflazione», ha concluso.
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