Black Friday (dall’inglese, Venerdì nero) è una delle tante espressioni che l’Europa e l’Italia hanno assorbito dalla cultura statunitense. Si tratta del primo venerdì successivo al giorno del ringraziamento, quel Thanksgiving day che si celebra il quarto giovedì di novembre (da qui il Black Friday che cadrà il quarto venerdì di novembre). In questo 2024 il giorno del Ringraziamento arriva il 28 novembre e il Black Friday arriverà, quindi, il 29. In realtà, sebbene il primo sia una ricorrenza che dovrebbe ricordare i nativi americani, il Black Friday che lo segue non è una festa come qualche profano potrebbe credere ma una tradizione commerciale. Da oltre 70 anni il Giorno del Ringraziamento è visto come l’inizio della stagione natalizia (sempre secondo quanto stabilito dal calendario tradizionale degli States) e per questo motivo il suo corrispettivo commerciale, il Black Friday, è anche un elemento utile per misurare l’andamento dell’economia e dei consumi a livello mondiale. In Italia ha iniziato a diffondersi in tempi recentissimi, orientativamente dopo il 2010, con l’arrivo dell’ecommerce.
Secondo stime Codacons, il Black Friday potrebbe portare nella nostra nazione, ad un giro d’affari di circa 4 miliardi di euro tra acquisti online (che faranno la parte del leone con 6 acquisti su 10) e nei negozi fisici. La media di spesa, secondo fonti Scalapay, sarebbe di 273 euro, in calo rispetto allo scorso anno. Il calo si registrerà anche nel confronto con le altre realtà europee. Ad esempio in Francia si arriverà a 309 euro ma in Spagna non si andrà oltre i 238 euro. Cambiano, però, le tipologie di acquisti: più qualità e prodotti che durano nel tempo. E con uno sguardo al Natale, infatti il 47% comprerà anche qualcosa da mettere sotto l’albero, una fetta che si allarga all’85% nel caso si vogliano considerare anche indecisi e gli acquisti last minute.
Nella terra d’origine, gli USA, proprio la grande mole di acquisti online ha dato origine al Cyber Monday ovvero il lunedì in cui si registrano ulteriori occasioni e saldi per chi compra online. Ma, come spesso accade, le leggi dell’evoluzione hanno portato ad una fusione delle due occasioni d’acquisto e, sempre in vista della stagione natalizia, il singolo giorno del Black Friday, unendosi al Cyber Monday, ha deciso di fortificarsi anche con un altro appuntamento, lo Small Business Saturday. Si tratta del sabato che è successivo al Black Friday e che anticipa il Cyber Monday.
Lanciato inizialmente da American Express nel 2010 e riconosciuto ufficialmente dal Senato nel 2011, lo Small Business Saturday punta a favorire gli acquisti presso attività commerciali indipendenti presenti negli Stati Uniti.
Nel 2022 un sondaggio di Bankrate sottolineava che il 61% degli acquirenti natalizi avrebbe preferito lo Small Business Saturday per lo shopping natalizio, rispetto al 56% dei consumatori che puntava al Black Friday. Una dimostrazione che anche negli USA, patria delle multinazionali, una fetta sempre più grande di consumatori, soprattutto Millennials, preferisce ancora sostenere le imprese locali. Infatti, considerando la fascia d’età, il sondaggio evidenzia che tra tutti coloro che hanno dichiarato di preferire lo Small Business Saturday, il 72% appartiene ai millennial, il 69% invece alla generazione Z, il 59% alla generazione X e il 51% ai baby boomer.
Ecco allora che partendo da questi presupposti, con il tempo, il Black Friday ha iniziato a dilatare i suoi confini e da singolo giorno si è trasformato in due settimane di saldi.
Difficile stabilire l’esatta origine del nome. C’è chi crede che il Black sia riferito allo smog che si crea durante questi giorni per gli spostamenti dei consumatori da un punto vendita all’altro. Altri, invece, credono che il riferimento si alle note in nero che in passato si registravano sui libri contabili per evidenziare le cifre di guadagno e distinguerle dal rosso delle perdite.
Unica certezza è che il fischio di inizio dei grandi acquisti permette a chi vuole fare compere per il Natale di risparmiare spesso cifre importanti. Ma il Black Friday è anche un’occasione, purtroppo, per incappare in vere e proprie truffe. Secondo il vademecum preparato da Udicon, uno dei principali rischi è rappresentato dal phishing tramite email e messaggi in cui si invita l’utente a cliccare su un link o inserire dati sensibili come il pin della propria carta di credito. La truffa si affida alla fretta di questi giorni ed alla (quasi) certezza che il destinatario abbia fatto acquisti online e sia in attesa di un pacco. Prima regola: mai inserire dati di alcun tipo e ovviamente, assicurarsi di eseguire transazioni solo su siti sicuri. Meglio evitare i bonifici diretti, controllare eventuali recensioni o feedback sui rivenditori ed altre caratteristiche tipiche di un’azienda italiana (la presenza di una partita IVA, indirizzo e modulo di contatto del venditore. Sempre utili, poi, i soliti consigli che si danno durante la stagione dei saldi e cioè: diffidare di sconti troppo eclatanti e di chi non effettua cambi o restituzioni in caso di difetti (verificati) del prodotto acquistato.