
L’Europa è tutta in rossa. Milano e Francoforte le peggiori
Wall Street apre in rosso. Il Dow Jones perde lo 0,65% a a 26.367 punti, lo S&P dell’1,05% a a 3.226 punti e il Nasdaq dello 0,74% a 10.464 punti.
Negli States è stato annunciato che il Pil del periodo aprile-giugno è precipitato del 32,9%, il dato peggiore dal 1947. Il mercato comunque si aspettava un crollo di queste dimensioni anzi, leggermente peggiore (-34,5%). Il governo ha confermato a -5% la performance del primo trimestre. Intanto prosegue l’effetto Coronavirus sulle nuove richieste dei sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, che restano costantemente sopra il milione per la diciannovesima settimana consecutiva.
Vendite pesanti anche sui listini azionari europei, con Milano e Francoforte arrivate a perdere quasi il 3% mentre gli investitori fanno i conti con gli effetti della pandemia sulla crescita e sui numeri delle aziende. Il Pil tedesco del secondo trimestre, dato molto atteso, ha registrato un crollo record di oltre il 10% rispetto ai tre mesi precedenti (leggi qui).
Sotto scacco ci sono le banche e le auto, in tutta Europa. A partire da Lloyds che zavorra il Ftse100 a Londra dopo aver chiuso il semestre in rosso a causa delle pesanti riserve per far fronte al l’emergenza Coronavirus. Male a Londra anche Barclays, mentre a Piazza Affari perdono terreno Mediobanca e Banca Mediolanum. Nel settore auto, Volkswagen ha registrato una perdita di 1,4 miliardi e ha tagliato il dividendo mentre Renault chiude il semestre con un a perdita record di 7,3 miliardi.
A soffrire sono anche i titoli del settore oil che hanno risentito del crollo del prezzo del petrolio. A Piazza Affari occhi puntati sugli energetici con Eni in pesante calo dopo la trimestrale e il taglio del dividendo, male anche Saipem all’indomani di una trimestrale debole. In rosso anche le Generali, nonostante la conferma del dividendo e con un risultato operativo nel I trimestre stabile a 2,7 miliardi di euro. Per il 2020 atteso un risultato operativo in flessione.
A Milano si salva solo Enel: il semestre si è chiuso con un aumento dell’utile netto del 5,6% e con la conferma della cedola.
Tassi in calo nell’asta odierna dei Btp. Nel dettaglio, il tesoro ha assegnato BTp a 5 anni per 2,75mld, con un rendimento che scende a 0,46% e BTP decennali per 3,25 miliardi, con il rendimento in flessione all’1,04%. Intanto, sul secondario, è in rialzo lo spread tra BTp e Bund, che si muove appena sopra quota 150 punti.
di: Maria Lucia PANUCCI
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