
La ripresa tedesca sostiene l’Europa. A Milano spiccano banche e assicurazioni
Partenza stabile per i principali indici di Wall Street che avviano le contrattazioni caute in attesa di capire se l’indice S&P 500 riuscirà a aggiornare i nuovi record raggiunti la vigilia. Il Dow Jones è sostanzialmente stabile su 28.294 punti; sulla stessa linea l’S&P-500 che continua la seduta a 3.435 punti. Pressoché invariato il Nasdaq 100 (-0,06%); con analoga direzione sui livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,08%).
Si moltiplicano i segnali di fiducia sui mercati europei. A sostenerli c’è la tenuta dell’economia di Berlino, che registra nel secondo trimestre una contrazione del Pil minore del previsto (-9,7% contro una stima del -10,1%) con l’indice Ifo che certifica un miglioramento del clima di fiducia tra le imprese (leggi qui). Segnali di ripartenza che si sommano alla fase di disgelo tra Usa e Cina sul fronte delle tensioni commerciali con colloqui telefonici tra le due superpotenze definiti “costruttivi” da entrambe le parti. La Borsa migliore del Vecchio Continente è quella di Parigi seguita da Milano e Francoforte. Più indietro Madrid e Londra.
A Milano a guidare il Ftse Mib oltre Leonardo sono gli istituti di credito, stimolati dall’ipotesi di una “bad bank” sui crediti deteriorati a livello europeo, da Mediobanca a Bper. Subito dietro si piazzano le assicurazioni con Unipol e Generali. Recordati conquista posizioni dopo il via libera negli Usa a un nuovo collirio contro la cistinosi. La più debole è Interpump mentre gli acquisti premiano Saipem dopo che ha ottenuto nuovi contratti nell’eolico offshore, con lo sviluppo di un parco nel Mar Adriatico.Fuori dal listino principale, sale anche Cattolica dopo la bocciatura del tribunale alla richiesta di stop all’aumento di capitale avanzata da alcuni soci.
Sul fronte valutario, l’euro è stabile e passa di mano a 1,180 dollari (1,1811 ieri in chiusura) e 125,22 yen (125,05), con il biglietto verde che si rafforza a 106,11 yen (105,89). Le quotazioni di petrolio, dopo i timori legati ai tornado nel Centro America, tornano piatte: il Wti con scadenza a ottobre cala dello 0,1% a 42,6 dollari al barile, mentre il Brent cresce a 45,3 dollari in rialzo dello 0,3%.
di: Maria Lucia PANUCCI
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