
Sotto i riflettori Leonardo ed Fca
Milano recupera dopo i cali di ieri: l’indice Ftse Mib è in ripresa dello 0,49% a 19.158 punti. Leonardo perde l’1,67% a 4,591 euro. In relazione alla condanna in primo grado di Alessandro Profumo relativa la precedente ruolo di presidente di Mps (leggi qui) ma la società ha precisato che non sussistono cause di decadenza alla carica di amministratore delegato e ha espresso piena fiducia nella sua azione auspicando un percorso di continuità.
Bene STMicroelectronics che segna +0,58% a 29,27 euro e che ieri ha annunciato l’acquisizione e l’integrazione degli asset di Somos Semiconductor, società di semiconduttori. In rialzo anche Fca (+1,22% a 10,47 euro) che a settembre ha sovraperformato il mercato europeo dell’auto con un balzo del 14,4% rispetto allo stesso mese del 2019 e una quota di mercato cresciuta dal 6,8% al 7,5%.
Tra Atlantia (+1,15% a 14,11 euro) e Cdp c’è qualche miliardo di differenza nella valutazione di Aspi e soprattutto si cercano alleati italiani per far sì che la componente italiana sia in maggioranza nella cordata.
Invece il top management di Enel (-0,12% a 7,454 euro) ha fornito ieri un’informativa al CdA in merito all’offerta vincolante per l’acquisto della partecipazione di Open Fiber presentata dal fondo australiano Macquarie a metà settembre. Al termine del board non è stato diffuso alcun comunicato ma del resto la proposta del fondo australiano del resto è molto articolata e c’è bisogno di tempo per analizzarla.
Per quanto riguarda il settore bancario il premier, Giuseppe Conte, è in procinto di firmare il decreto che pone le basi per la privatizzazione di Mps (+0,59% a 1,20 euro) e permette di completare il deconsolidamento di circa 8 miliardi di crediti deteriorati, secondo fonti governative. Intanto, secondo i deputati del Movimento 5 Stelle della commissione Finanze, una vendita dell’istituto senese a Unicredit sarebbe inopportuna dopo la designazione dell’ex ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, alla presidenza del gruppo di Piazza Gae Aulenti (guarda qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
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