
La banca centrale americana sembra essere pronta ad estendere il suo programma di acquisto di obbligazioni per sostenere la ripresa economica degli Stati Uniti
La Federal Reserve è pronta a emettere nuove linee-guida per estendere il suo programma di emergenza di acquisto di obbligazioni, poiché è alle prese con la necessità di un altro impulso monetario per sostenere la ripresa economica degli Stati Uniti. Secondo diversi economisti appare molto probabile che all’incontro di mercoledì, l’ultimo per questo 2020, i banchieri centrali Usa approvino una nuova formulazione secondo la quale i 120 miliardi di dollari al mese di acquisti di debito lanciati all’inizio della pandemia continueranno fino a quando la ripresa non soddisferà determinate condizioni
Al momento, la Fed afferma che i suoi acquisti di obbligazioni continueranno al loro “ritmo attuale” solo nei “prossimi mesi”, quindi per un periodo di tempo molto limitato, ma con i casi di Covid-19 in aumento, i licenziamenti che fioccano e la confusione a Capitol Hill sulle prospettive di stimoli fiscali, si troverà costretta a mantenere fede alla sua promessa di fare di più per sostenere la ripresa, perché sembra davvero che sia necessario. «Se la Fed decidesse di intraprendere un’azione monetaria più aggressiva – sottolinea il Financial Times – la possibilità più probabile sarebbe quella di spostare la scadenza dei suoi acquisti di debito verso obbligazioni a più lunga scadenza. Finora gli acquisti sono stati leggermente ponderati verso la fine più breve. Un’opzione molto meno probabile sarebbe un aumento del valore complessivo degli acquisti di debito, che attualmente ammontano a 80 miliardi di debito del Tesoro e 40 miliardi di titoli garantiti da ipoteca di agenzia al mese».
La scorsa settimana la Banca centrale europea non ha deluso le attese dei mercati, aumentando sia le dimensioni dei suoi acquisti di obbligazioni sia la durata dopo che l’economia della zona euro è stata colpita da ulteriori infezioni e restrizioni (ne abbiamo parlato qui). Ora gli occhi sono tutti puntanti sulla Fed e sulle sue decisioni.
di: Maria Lucia PANUCCI
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